Titolo: Animot. L’altra filosofia – numero tredici /2023 – So long, and thanks for all the fish
Autore
: AA.VV.
Curatore: Alice Benessia
Genere: Saggistica, natura, ambiente, rivista, animal studies, antispecismo
Pagine: 140
Rilegatura: Brossura fresata
Prezzo: 12
Isbn: 978-88-32107-56-2
Data di uscita: 18 Maggio 2023

Descrizione
“Addio, e grazie per tutti i pesci”. Con questa frase i delfini lasciano il pianeta per nuovi mondi, ascendendo all’unisono dal mare al cosmo. La Terra sta per essere distrutta. Hanno tentato senza sosta di avvertire gli umani del pericolo, e tuttavia, fino all’ultimo, non sono stati capiti. Molto arrogante e poco brillante, la specie umana interpreta come prodezza da circo quello che per i delfini è l’ultimo messaggio di addio. Con una delle più surreali immagini della letteratura fantascientifica degli anni 80, lo scrittore e umorista britannico Douglas Adams evoca la ridicola inadeguatezza della nostra specie nel farsi capace di comprendere l’altro da sé – nel caso specifico un’altra specie animale – al punto da non accorgersi della propria brutale presunzione e dell’imminente disastro collettivo. A distanza di quattro decenni, interrogarsi su come comprendere l’altro da noi è quanto mai di vitale importanza: non solo l’altro animale (umano e non umano) ma anche vegetale, fungo, lichene, microrganismo, minerale, roccia; e anche fiume, foresta, oceano, montagna; il flusso costante di materia organica e inorganica che ci circonda, ci abita, ci costituisce. Nelle voci di una nuova e in-dispensabile ricerca relazionale – al di là della separazione tra scienza e arte – questo numero della rivista esplora come possiamo fare silenzio e prestare attenzione, aprire dei varchi nelle fessure del nostro essere, attraverso i quali ascoltare le storie che l’altro racconta per noi e con noi, da migliaia di millenni.

Alice Benessia ha una formazione ibrida in fisica teorica, filosofia della scienza e arti visive. Nel 2017, ha fondato Pianpicollo Selvatico, centro di ricerca rurale al confine tra arte, ecologia profonda e convivenza interspecifica. Diventato Fondazione nel 2022, Pianpicollo Selvatico è oggi la sua casa, luogo di ricerca e pratica quotidiana. Nel suo lavoro, utilizza la fotografia, la scrittura e il dialogo come veicoli di presenza. Dal 2017, cura il programma annuale Pianpicollo Research Residency, nel quale artisti e altri ricercatori lavorano insieme, alla radice della loro ricerca, in collaborazione con la comunità di umani e non umani di Pianpicollo. Dal 2021, coordina la partnership di Pianpicollo Selvatico con il Consiglio Nazionale delle Ricerche nel progetto BRIDGES, una riflessione partecipata sull’etica della ricerca attraverso pratiche condivise di incontro con il suolo.

Con le opere di Caretto/Spagna