Titolo: Gli Ancestrali
Autore: Brian Catling
Traduzione: Massimo Gardella
Genere: Narrativa
Pagine: 440
Prezzo: 25,00 €
Isbn versione cartacea: 9788832107401

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L’eco della foresta senza fine riecheggia nuovamente nel secondo volume della celebre trilogia fantasy.

«Erano rinnegati, risvegliatisi dopo avere dormito un sonno troppo profondo durante il quale avevano intessuto fili e sedimenti dei sogni. Sognavano di tornare a essere angeli, o ancora peggio: uomini».

«Un’abbacinante avventura psichedelica… ferocemente surreale».

The Guardian

Nelle viscere del Vorrh nuovi e singolari accadimenti destano la preoccupazione di coloro che abitano al limitare delle sue immense vastità, e oltre. A Londra e in Germania creature indefinibili si stanno risvegliando dopo un lungo sonno popolato di sogni e incubi pronti a unirsi alla sostanza della realtà: sono gli Ancestrali, gli angeli che non sono riusciti a proteggere l’albero della conoscenza, e il loro risveglio fa sussultare il respiro dell’antica foresta. Poco lontano, la città coloniale di Essenwald è preda del caos perché i Limboia, gli unici capaci di estirpare dal Vorrh il legname capace di nutrirla, sono scomparsi nelle profondità della foresta. Un gruppo di specialisti viene inviato per trovarli: guidati dall’ex ciclope Ishmael valicano i suoi confini, mentre un suo antico guardiano osserva e tesse la più tremenda delle vendette.Nel frattempo, in un villaggio, una bambina meticcia viene trovata in una casa sperduta: le sue origini sono sconosciute e manifesta poteri al di là della sua stessa comprensione. Il conflitto oramai sembra inevitabile perché il passato e il presente, l’umano e l’inumano sono in rotta di collisione, e il Vorrh sarà lo scenario di un epico scontro di forze. Tessendo ancora una volta il reale e il possibile, Gli Ancestrali evoca personaggi storici come William Blake e luoghi come il Bedlam Asylum, popolando il suo mondo di creature immaginifiche in un romanzo di rivelazioni e nascondimenti, nascite e sepolture, irrinunciabile proseguimento della magnifica e vasta impresa inaugurata nel primo capitolo della trilogia Vorrh.

Brian Catling è nato a Londra nel 1948. Poeta, scultore, pittore e artista performativo, realizza installazioni e dipinge ritratti di ciclopi immaginari. Tra le sue opere più famose si annovera il celebre memoriale per la Torre di Londra. Catling ha tenuto mostre personali in prestigiose gallerie europee ed è membro del Linacre College, professore emerito presso la Ruskin School of Art dell'Università di Oxford, nonché Accademico della Royal Academy of Arts. Gli Ancestrali è il secondo capitolo dell’acclamata trilogia Vorrh.

Massimo Gardella (Milano, 1973) è scrittore e traduttore di oltre sessanta opere, tra cui il monumentale "Jerusalem" di Alan Moore (Rizzoli Lizard, 2017). Tra le sue opere "Il male quotidiano" (Guanda, 2012) e "Chi muore prima" (Guanda, 2013) entrambi finalisti al Premio Scerbanenco. Ha inoltre pubblicato articoli e racconti per quotidiani e riviste tra cui “Il Fatto Quotidiano”, “Il Corriere della Sera”, “La Stampa” e “Doppiozero”.

«Epico... emotivamente avvincente... onirico. Catling intreccia una narrazione alternativa della storia con la creazione di nuovi miti, in un insieme che toglie il fiato».
NPR

«Gli Ancestrali di Brian Catling, come le opere di Mervyn Peake,
è al di fuori di qualsiasi genere. Il capitolo centrale, costituito da tre piani distinti, è persino meglio di Vorrh, il volume che lo ha preceduto. La trama è complessa, monumentale, avvincente e colma di immagini indimenticabili. Se vi è piaciuto Tito di Gormenghast, lo splendido romanzo di Catling è probabilmente quello che fa per voi».
The New Statesman

«Gli Ancestrali si delizia del suo status di iato tra Genesi e Apocalisse, applicando il gioco di prestigio che fanno molti dei migliori libri centrali delle trilogie. William Blake fa la sua apparizione, così come
il teatro yiddish, le ghigliottine, le radio che trasmettono dal futuro, le premonizioni della Shoah a Brick Lane e una soffiata a mezza voce sullo Squartatore».
The Guardian

«Il Vorrh è l’epicentro di tutta la narrazione: la gigantesca foresta
che vive di ricordi e divora la memoria degli uomini, avvolta da strati
di congetture; un crocevia di misteri, un vortice mitologico, un attratore strano (come direbbero i fisici e i matematici), fatto di leggende e paure, cruento e sensuale».
Blow Up