Titolo: Noi Animali – We Animals
Autore
: Jo-Anne McArthur
Traduzione: Cristina Pascotto
Genere: Saggistica – fotografia
Uscita: maggio 2015
Pagine: 252
Isbn: 978-88-6958-001-7

Presentato in anteprima al Salone del libro di Torino 2015

La fotoreporter canadese Jo-Anne McArthur guida il lettore-spettatore in un viaggio complesso ed emotivamente intenso nel mondo della relazione tra animali umani e animali non umani – rapporto di cui mostra le molte contraddizioni, a tratti sconcertanti e commoventi. Questo saggio fotografico, in virtù della forza rivelatrice delle immagini e di poche, essenziali parole, vuole far luce su un rapporto che può – e deve – essere ripensato. Noi Animali – We Animals, rammentandoci con il suo stesso titolo la matrice di una condizione condivisa, si pone dunque come un faro per chiunque decida di raccogliere il segnale e seguirne la traccia, impressa sul solco della strada che conduce alla libertà per tutti gli esseri viventi.
Il libro gode della prefazione di Roberto Marchesini, filosofo, etologo, direttore della rivista “Animal Studies” e autore di oltre quaranta volumi sul tema.

Jo-Anne McArthur, fotoreporter originaria di Toronto, Canada, ha fotografato la drammatica situazione in cui versano gli animali nei sette continenti per più di dieci anni. Il suo progetto We Animals documenta la presenza degli animali in contesti umani, allo scopo di abbattere le barriere che questi ultimi hanno eretto e che permettono di trattare gli animali non-umani come oggetti, e non come esseri la cui vita ha un significato morale. Jo-Anne è presente nel documentario della regista canadese Liz Marshall The Ghosts in Our Machine.

Estratto dall’introduzione
«Quello che vedrete in queste pagine potrebbe sorprendervi o disturbarvi. Il mio scopo non è quello di farvi allontanare, ma di trascinarvi dentro, portarvi più vicino; rendervi partecipi. Voglio che le mie fotografie siano tanto belle ed evocative quanto veritiere e potenti. Spero che vi prendiate il giusto tempo non solo per guardare ma per vedere, anche solo come gesto di rispetto per i miliardi di animali di cui non notiamo né la vita, né la morte. Guardare questo libro significa offrire la propria testimonianza insieme alla mia, e questo significa anche confrontarsi con la crudeltà e la complicità che questa comporta. In quanto appartenenti a una specie, è necessario adottare una nuova mentalità, imparare nuovi atteggiamenti e disimparare quelli vecchi».