Namamiko.
L’inganno delle sciamane
Fumiko Enchi
€ 17.57
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Traduzione: Paola Scrolavezza
Introduzione: Giorgio Amitrano
Pagine: 240
Isbn versione cartacea: 9788832107012
Per la prima volta in traduzione italiana, un’indimenticabile storia d’amore e potere alla corte imperiale del Giappone classico.
Pubblicato in Giappone per la prima volta nel 1965, L’inganno delle sciamane mette in scena, nei palazzi splendidamente adornati e carichi di segreti della corte del periodo Heian, l’indimenticabile storia d’amore tra l’Imperatore Ichijō e la sua Prima Consorte Teishi, e la sottile lotta politica messa in atto dal potente Cancelliere Michinaga per dividerli. La strategia dell’alto funzionario passerà per il corpo e per le labbra di ingannevoli sciamane, due sorelle che loro malgrado diverranno custodi di verità e menzogne, nonché autentico cuore di una storia memorabile che ha attraversato i secoli fino a giungere a noi grazie alla suggestiva scrittura di Enchi Fumiko.
Attraverso un intreccio sul limitare tra verità storica e romanzo, in un ordito delicato e potente Namamiko monogatari viene consegnato al pubblico contemporaneo come un’esperienza letteraria di rara intensità.

Enchi Fumiko (Tōkyō, 2 ottobre 1905 – ivi, 14 novembre 1986) è stata un’acclamata sceneggiatrice e scrittrice, tra le più importanti voci femminili giapponesi del periodo Shōwa.
Celebre per la sua profonda indagine sulla condizione delle donne nella società giapponese, nonché sulla sessualità, il desiderio e la psicologia femminile, è stata la prima donna a vincere il prestigioso premio Noma.
«La scrittura di Enchi ha la stessa fluidità amniotica di Tolstoj, un’immersione quasi fisica e fluttuante nell’habitat della storia».
The American Reader

«La sensibilità femminile si fa acuta fino a sfiorare o oltrepassare la soglia del soprannaturale, per diventare strumento di resistenza, vendetta o semplicemente di espressione di sé».
Dall’introduzione di Giorgio Amitrano
«L’antica corte imperiale di Kyoto e il mondo del Genji monogatari, visti dalla parte delle donne. Sovrane e nobili dame di compagnia, ma anche ancelle e sciamane. In questo romanzo di grande forza emotiva, Enchi Fumiko crea personaggi femminili che sfatano gli archetipi patriarcali della tradizione letteraria giapponese».
Antonietta Pastore
«Nei romanzi di Enchi Fumiko l’elemento soprannaturale, pur oscuramente evocato, viene equilibrato e in definitiva esautorato dalla componente psicologica che legge nelle donne un potere eternamente temuto dagli uomini attraverso i secoli, possibile proiezione dei mali insiti nella stessa natura maschile».
Maria Teresa Orsi, curatrice del Genji monogatari per Einaudi

«La nuova Consorte Imperiale, versata nella poesia, nella calligrafia, nel koto e nel biwa, di questo talento non faceva alcuna mostra né ostentazione: nei suoi modi composti e aggraziati si percepiva un’inesprimibile eleganza, come se nel cuore custodisse il profumo dei fiori di susino mescolato ai primi boccioli di ciliegio».
