Cofanetto Enchi Fumiko – opere
Enchi Fumiko
€ 52.25
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Traduzione: Maria Teresa Orsi (Saimu), Paola Scrolavezza (Namamiko), Lydia Origlia (Onnazaka)
Introduzione di: Giorgio Amitrano (Namamiko)
Postfazione di: Daniela Moro (Saimu e Onnazaka)
Isbn versione cartacea: 9788832107807
SAIMU. I COLORI DELLA NEBBIA
Dopo gli acclamati Onnazaka e Namamiko, l’ultimo romanzo dell’influente scrittrice giapponese nella sua prima traduzione mondiale.
Nella quiete di Karuizawa Tsutsumi Sano, affermata scrittrice alla soglia della vecchiaia, riceve in dono una speciale pergamena illustrata: si tratta di un antico emakimono di epoca Heian che narra la storia della Grande Sacerdotessa di Kamo e a consegnarglielo è Kawahara Yukiko, anziana e misteriosa donna legata alla stirpe sacerdotale del tempio.
Quando Yukiko muore, Sano scopre che il suo destino è ormai indissolubilmente legato all’esistenza dell’emakimono, sino ad allora tramandato segretamente di madre in figlia e accompagnato da un testo enigmatico scritto da un uomo «spinto suo malgrado da un amore troppo profondo». Il rotolo sembra infatti custodire in sé un potere seduttivo che non tarderà a manifestare una soprannaturale facoltà di possessione, trasformando Sano in una saiin capace di esercitare un’attrazione erotica dal potenziale tanto ammaliante quanto distruttivo. Con una narrazione potente e suggestiva, Saimu riesce nel delicato intento di dare voce alle infinite stratificazioni del desiderio femminile, consacrando il romanzo come culmine della maturità artistica dell’autrice.
NAMAMIKO. L’INGANNO DELLE SCIAMANE
Per la prima volta in traduzione italiana, un’indimenticabile storia d’amore e potere alla corte imperiale del Giappone classico.
Pubblicato in Giappone per la prima volta nel 1965, L’inganno delle sciamane mette in scena, nei palazzi splendidamente adornati e carichi di segreti della corte del periodo Heian, l’indimenticabile storia d’amore tra l’Imperatore Ichijō e la sua Prima Consorte Teishi, e la sottile lotta politica messa in atto dal potente Cancelliere Michinaga per dividerli. La strategia dell’alto funzionario passerà per il corpo e per le labbra di ingannevoli sciamane, due sorelle che loro malgrado diverranno custodi di verità e menzogne, nonché autentico cuore di una storia memorabile che ha attraversato i secoli fino a giungere a noi grazie alla suggestiva scrittura di Enchi Fumiko.
Attraverso un intreccio sul limitare tra verità storica e romanzo, in un ordito delicato e potente Namamiko monogatari viene consegnato al pubblico contemporaneo come un’esperienza letteraria di rara intensità.
ONNAZAKA. IL SENTIERO NELL’OMBRA
Una storia indimenticabile in cui echeggiano la Storia di Genji e le atmosfere di Madama Butterfly, vincitrice del prestigioso premio Noma.
Alla fine del periodo Edo la moglie di un alto funzionario di governo, Tomo, viene mandata a Tokyo con un compito straziante: tra le molte ragazze offerte dalle famiglie, dovrà scegliere una giovane rispettabile che diventi la nuova concubina del marito.
Se Tomo esternamente è impassibile il suo cuore inizia a incrinarsi quando, soffocando la sua voce più profonda, intraprende la ricerca con rigoroso senso del dovere, incamminandosi lungo un sentiero che la porterà, insieme alle altre donne della casa, a immergersi in un’ombra sempre più profonda alla quale opporrà strenuamente la fiamma di una tenacia sottile e indistruttibile.
Oramai considerato un classico della letteratura giapponese Onnazaka celebra, attraverso immagini di rara bellezza, l’inestinguibile forza del femminile.
Enchi Fumiko (Tōkyō, 2 ottobre 1905 – ivi, 14 novembre 1986) è stata un’acclamata sceneggiatrice e scrittrice, tra le più importanti voci femminili giapponesi del periodo Shōwa.
Celebre per la sua profonda indagine sulla condizione delle donne nella società giapponese, nonché sulla sessualità, il desiderio e la psicologia femminile, è stata la prima donna a vincere il prestigioso premio Noma.
«La scrittura di Enchi ha la stessa fluidità amniotica di Tolstoj, un’immersione quasi fisica e fluttuante nell’habitat della storia».
The American Reader

SAIMU. I COLORI DELLA NEBBIA
«Il lavoro di Enchi merita una profonda analisi per le sue impeccabili riflessioni sulle donne intrappolate nella rete del dominio maschile, e sui loro oscuri tentativi per ottenere il controllo».
The Japan Times
«Attraverso il medium della letteratura classica, sensualità e spiritualità si fondono nei lavori di Enchi. Dopo di lei, nella letteratura giapponese non ci sarà più un linguaggio come il suo».
Mishima Yukio
NAMAMIKO. L’INGANNO DELLE SCIAMANE
«La sensibilità femminile si fa acuta fino a sfiorare o oltrepassare la soglia del soprannaturale, per diventare strumento di resistenza, vendetta o semplicemente di espressione di sé».
Dall’introduzione di Giorgio Amitrano
«L’antica corte imperiale di Kyoto e il mondo del Genji monogatari, visti dalla parte delle donne. Sovrane e nobili dame di compagnia, ma anche ancelle e sciamane. In questo romanzo di grande forza emotiva, Enchi Fumiko crea personaggi femminili che sfatano gli archetipi patriarcali della tradizione letteraria giapponese».
Antonietta Pastore
ONNAZAKA. IL SENTIERO NELL’OMBRA
«Un racconto di preghiere inascoltate, Onnazaka di Enchi Fumiko è un’elegia della condizione femminile giapponese».
The Japan Times
«Enchi Fumiko ha debuttato come drammaturga, ma nei suoi sessant’anni è diventata ampiamente riconosciuta come scrittrice grazie alla grande popolarità delle sue storie con protagoniste femminili. Figlia del famoso accademico esperto di Giappone classico Ueda Kazutoshi (1867 – 1937), Enchi stessa era una profonda conoscitrice dei classici giapponesi e produsse una traduzione in giapponese moderno consacrata dalla critica del grande romanzo dell’xi secolo, La storia di Genji».
Murakami Haruki
SAIMU. I COLORI DELLA NEBBIA
«Con il passare degli anni il suo corpo aveva perduto la freschezza di un fiore appena sbocciato che aveva avuto quando l’io senza nome aveva toccato la sua pelle per la prima volta ma, in compenso, da lei emanava un fascino seducente simile alla leggera nebbia di primavera che ora nasconde, ora rivela, stupendi fiori di ciliegio, o all’arcobaleno di sette colori che appare come qualcosa di irreale negli intervalli di sereno durante i rovesci di pioggia del tardo autunno; tutto ciò si traduceva in una sorta di gioco che inondava la mente e il corpo dell’uomo, facendolo precipitare dalle vette del piacere agli abissi della disperazione».
NAMAMIKO. L’INGANNO DELLE SCIAMANE
«La nuova Consorte Imperiale, versata nella poesia, nella calligrafia, nel koto e nel biwa, di questo talento non faceva alcuna mostra né ostentazione: nei suoi modi composti e aggraziati si percepiva un’inesprimibile eleganza, come se nel cuore custodisse il profumo dei fiori di susino mescolato ai primi boccioli di ciliegio».
ONNAZAKA. IL SENTIERO NELL’OMBRA
«Quando guardava quella pelle ricca di una fredda luminosità, come neve appena discesa dal cielo, e le grandi, nere pupille degli occhi sgranati e umidi per un’ombra d’immotivata tristezza, Tomo stentava a distinguere i momenti in cui provava un’infinita tenerezza per quella creatura simile a un bell’animale in procinto di essere ucciso, dai momenti in cui la scrutava con odio, sospettando che quell’ingenua fanciulla avrebbe finito un giorno per divorare interamente suo marito e trasformarsi in un mostro capace di sconvolgere la loro casa».